Berzo Demo è un comune
di 1.847 abitanti della provincia di Brescia, in Val Camonica. La
maggior parte degli abitanti è ripartito in tre frazioni Berzo,
Demo e Monte. Berzo, sede del municipio, si trova sul versante sud
del monte Marser, ad

un'altezza media di 700 m.s.l.m. Sul fondo valle si trova Demo,
la frazione più popolosa. Poco sopra Berzo, salendo lungo la strada
provinciale si arriva a Monte, piccolo paese. La storia di Berzo
Demo è inevitabilmente legata a quella della Vallecamonica. Durante
tutto il periodo delle Signorie, Berzo era legato amministrativamente
a Cedegolo, che a sua volta dipendeva dalla contea di Cimbergo,
appartenuto agli Antonioli fino al 1408, anno in cui i Visconti
della valle l'affidarono a Giacomo, il Mascagno dei Federici di
Angolo. Nella prima metà del XV sec. la contea appartenne anche
al conte di Cemmo. Dopo i Visconti la Vallecamonica passò sotto
il dominio della Repubblica di Venezia, che diede la contea al conte
Paride di Lodrone. Dal 1658 Berzo acquisisce Demo e Monte come sue
frazioni, e dal 1805, anno del nuovo assetto italico, Demo venne
aggregata a Berzo definitivamente. Anche Berzo vide la presenza
napoleonica e quella successiva degli austriaci, che lasciarono
la valle dopo la Terza Guerra d'Indipendenza. A partire dal 1928
Berzo Demo venne unita a Cedegolo, perdendo così la propria autonomia.
La Seconda Guerra Mondiale ha lasciato molti segni nel territorio
di Berzo Demo, tra i quali una grande mulattiera ancora praticabile,
con piazzole di sosta e ricoveri, percorsa in guerra dagli alpini
e dai loro muli carichi. Berzo Demo ha riacquistato la propria autonomia
amministrativa nel 1948 riseparandosi da Cedegolo. Lo sviluppo di
Demo coincide con l'alluvione del 1960, quando alcune strade e terreni
vennero allagati dall'Oglio in piena. La forza dell'acqua creò nuovi
spazi per costruire. L'economia di quei tempi si basava soprattutto
sull'agricoltura e l'allevamento, e ne sono segno i numerosi fienili
ancora presenti in tutto il paese.